domenica 10 febbraio 2013

Formiche e costruzione della società civica



Sto entrando in punta di piedi in questo formicaio che si definisce Terzo Settore. Terzo rispetto allo Stato, terzo rispetto al for profit, ma primo per quanto riguarda la trasformazione quotidiana della   "società civile" in società civica, la realizzazione di quella che si chiama la "cittadinanza attiva". Sì, perché per essere veramente cittadini non basta una carta di identità, significa anche partecipazione, impegno, tessitura dei legami che  costruiscono la cittadinanza. Senza la cittadinanza attiva tutta la vita civile e politica si affloscia come un pallone svuotato.
Il Terzo Settore in Italia è organizzato in un Forum nazionale, che si articola in Forum regionali. Il Forum regionale del Lazio, per fare un esempio, coinvolge oltre un milione di persone ed è una rete di 40 reti.


Leggiamo nel sito www.terzosettorelazio.it:

Il Forum del Terzo Settore del Lazio coinvolge oltre un milione di persone, ed è una rete di 40 reti. Tra soci, lavoratori di cui molti sono disabili, volontari collaboratori, ne rappresenta oltre 350.000 di tutte le provenienze culturali, sociali, politiche, etniche, religiose. 
E’ presente a Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo con alcune migliaia di sedi e circoli. Il Forum del Terzo Settore nel Lazio è un organismo di rappresentanza di questo mondo e le sue associate gestiscono migliaia di servizi ed attività con fondi propri o in convenzione con gli enti locali.  Forum del Terzo Settore significa nel Lazio, case famiglia, case per ferie, case per donne maltrattate, case di riposo, asili nido, ludoteche, Consigli comunali dei ragazzi e dei giovani, parchi ambientali, fattorie didattiche e sociali, educazione ambientale, palestre per il benessere fisico, piscine, campi da gioco per tutti gli sport, centri diurni, centri anziani, centri giovanili, centri per la genitorialità, volontariato nei musei, negli ospedali, per la protezione civile o davanti le scuole. Ma anche centri studi, centri di ricerca, archivi, biblioteche, formazione, teatri, sale per la musica, bande musicali, animazione, comunità di accoglienza, informagiovani, informaimmigrati, sportelli per consumatori ed utenti ...e tanto altro.


Da sei anni assegna dei premi alle associazioni, alle istituzioni, ai media e agli individui che vengono segnalati come realizzatori di attività di particolare interesse. Il premio si chiama Formica d'Oro, perché la miriade di piccole realtà associative che compongono il Terzo Settore sono, come le formiche,  impegnate freneticamente ogni giorno a rendere migliore la vita di questo formicaio che è la società civile: non delegano agli altri per poi limitarsi a criticare (ma anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzano). Non occorre appartenere ufficialmente a questo "Settore": sotto il pelo dell'acqua, o sotto la superficie di questo formicaio, c'è un mondo che è ben diverso e molto migliore di quello falso che fa notizia dietro lo schermo televisivo. Sembra incredibile quanta positività, quanta attenzione, quanta cura, le persone sono in grado di esprimere anche nei movimenti  politici, nei sindacati, nelle attività produttive, nelle organizzazioni professionali! Il formicaio è straordinariamente resiliente, cioè è incredibilmente capace di resistere agli attacchi, ma ha bisogno di un ambiente favorevole per esprimere il meglio di sé, qualche volta per sopravvivere.  E certamente oggi è messo veramente a dura prova. 
Anche chi non è direttamente impegnato nella loro attività, è responsabile della sopravvivenza e dello sviluppo di questi formicai.
Per esempio con il voto, che non è solo espressioni di una opinione, come un sondaggio telefonico, ma un atto istituzionale che pesa in ogni caso, nel bene o nel male, nel futuro.
Penso che questo significa "voto utile".





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