(Foto franziscus scattata nei pressi del Colosseo)
"Con la cultura non si mangia" fu l'esemplare affermazione di Tremonti che sintetizzava una (diffusa) sconcertante ristrettezza mentale e culturale su quali siano i "beni economici". La risposta (dilagante) è però altrettanto sconcertante, perché assolutamente simmetrica: Non è vero, con la cultura si mangia! Soprattutto noi in Italia, mettendo a frutto i nostri "tesori" "che tutto il mondo c'invidia" tant'è che "ce vengono da 'gnidove pe' verdelli", che "je piacerebbe a Londra d'avecce er coliseo!" "stemo seduti su 'na miniera d'oro e non la sapemo sfruttà!".
Nobile gara di alati concetti!
L'idea stessa di cultura si è trasformata in una delle tante rendite cui abbiamo affidato la nostra sopravvivenza familiare e nazionale.
(Foto franziscus scattata nei pressi del Colosseo)
(Foto franziscus scattata nei pressi del Colosseo)
In altri termini, vi sono campi di attività e professioni che dovrebbero portarci verso il futuro, che dovrebbero curare ed esprimere la nostra anima e i nostri sogni, qualsiasi siano le loro trame e le loro forme, non riempire le nostre pance. Se questa la chiamiamo "cultura", la cultura è il nostro stesso sguardo, non il passato che abbiamo ereditato e che possiamo vendere nei pacchetti turistici.
Solo in questo modo è possibile evitare che la cultura sia travolta dal turismo di massa e trasformata in un freak, in un fenomeno da baraccone. Anzi, dobbiamo fermare lo scempio per qualificare anche il turismo a partire dalla cultura. I vantaggi anche economici per tutta la società non tarderanno a farsi sentire!
(Foto franziscus scattata a Venezia, Punta della Dogana)
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